La prima cosa che dovete sapere è che per FIMO si intende una semplice marca di pasta polimerica, come ce ne sono tante: Cernit, Premo, To-do you clay e così via.
Le paste polimeriche sono plastiche modellabili che solitamente si induriscono tramite cottura in un forno elettrico/ventilato. In alcuni casi si induriscono invece all'aria e in altri, ancora più rari, nel forno a microonde. La modalità di cottura o essiccazione è sempre specificata sulla confezione, per cui non provate mai a cuocere pasta specifica per il forno elettrico nel forno a microonde o viceversa. Ripeto, mai.
La scelta di una pasta piuttosto che un'altra, sia in termini di marca che tipologia, dipende solo ed esclusivamente dall'utilizzo che dovete farne. Non esiste infatti una pasta migliore e una peggiore.
Le differenze sono diverse e riguardano sia la consistenza in fase di lavorazione sia quella dopo la cottura.
Io utilizzo, per i miei lavori, pasta polimerica marca Fimo, Premo e più raramente To-do you clay.
Quando paste diverse si cuociono nello stesso modo e alle stesse temperature, possono anche essere mischiate tra loro.
Se avete intenzione di utilizzare, come me, paste polimeriche che vanno cotte in forno, non dovete necessariamente comprare un fornetto a parte. Potete anche, almeno inizialmente, usare il forno di casa, ricordandovi però di pulirlo dopo aver cotto la pasta prima di cuocere degli alimenti.
Per comodità io ho acquistato un piccolo forno elettrico per 49€, ma ce ne sono anche di più economici.
Spesso oltre alla variante solida, in pasta, esiste una variante liquida. Ad esempio, per la marca Fimo, esiste il Fimo Liquid che potete usare per tecniche particolari come quella di cui ho parlato in questo post.
Le paste polimeriche si trovano di solito in commercio nei negozi di bricolage o nei grandi supermercati (non sempre). Se volete acquistarle online, ho fatto un piccolo elenco dei negozi creativi da cui ho comprato personalmente che potete leggere in questa pagina.
Per quanto riguarda gli strumenti da utilizzare, eccovi una lista di ciò che ho utilizzato io agli inizi:
- lamette da barba per tagliare la pasta; non vi consiglio il taglierino perché ha una lama troppo doppia
- stuzzicadenti
- macchina per la pasta o, se non volete spendere molto, rulli acrilici
- olio Johnson o crema mani per ammorbidire la pasta quando è troppo secca, borotalco per non farla attaccare alle superfici e rimuovere le impronte digitali, alcol etilico per rimuovere le macchie di colore
- bulini (gli strumenti con la punta a pallino, come quelli utilizzati per la nail art)
- carta da forno, per cuocere la pasta, carta argentata o pellicola trasparente per conservarla una volta aperta
Tutto sommato quindi, sono per lo più cose che potete reperire a casa o che comunque non vi costeranno tanto per iniziare a lavorare le paste polimeriche e decidere se questo hobby fa o meno per voi.
Per chi volesse approfondire, ho realizzato questo video
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