Oggi voglio raccontarvi di come il recupero di un frullatore ha cambiato la mia vita creativa :D
Probabilmente molti di voi almeno una volta si saranno trovati nell'antipatica situazione di dover maneggiare un panetto di Fimo secco, perché magari aperto da un po' di tempo. Una sorta di arma impropria da lanciare tipo stella ninja sulla nuca del tuo ex che solo a guardarla i tuoi polpastrelli gridano aiuto e ti passa la voglia.
Ecco. A me capita spesso. E non soltanto con panetti che ho lasciato incautamente all'aria, ma anche con confezioni nuove di pasta che magari stazionavano sugli scaffali del negozio dal Paleozoico.
In questi anni ne ho pensate diverse per non cedere alla tentazione di buttare tutto e spendere altri soldi per comprare nuova pasta, ma la vera svolta è arrivata un pomeriggio di qualche mese fa quando ho incrociato lo sguardo di un frullatore impolverato che mi guardava con occhio languido chiedendomi di riportarlo alla luce.
Potevo ignorare il suo grido disperato? No!
E così, dopo averlo liberato dai muschi e licheni che lo intrappolavano in un angolo angusto dello sgabuzzino, gli ho concesso uno spazio sul mio tavolo da lavoro, e ho voluto subito metterlo alla prova.
Se doveva deludermi, quello era il momento giusto.
Avevo acquistato tempo prima un panetto di Fimo Classic color carne scuro (una roba tremenda!). Ne ho tolto via un pezzo abbondante e l'ho messo nel contenitore di plastica del frullatore. Ho aggiunto anche altra pasta, sempre color carne, più morbida, da amalgamare con il panetto secco.
Accendo lo shaker. E prego.
In due secondi, due, quel pezzo di pasta bastarda che mi aveva fatto dannare nei mesi precedenti si è ridotto ad un ammasso innocuo di piccoli pezzettini.
Una volta ridotta la pasta in questo stato, è stato semplice. Con le mani ho iniziato a ricompattare tutto e in pochi minuti mi sono ritrovata con un composto morbido e pronto per essere lavorato.
Inutile dirvi che da allora utilizzo solo ed esclusivamente questo sistema per resuscitare la pasta dal rigor mortis.
Tra l'altro avendo diversi contenitori di plastica di grandezza diversa, posso condizionare in pochi minuti davvero tantissima pasta, senza perdere tempo ogni volta.
Un piccolo errore che però ho fatto e che vorrei evitarvi, è stato quello di non ripulire immediatamente il contenitore. Come sapevo, ma come ho deliberatamente ignorato (troppo presa ad esultare per la mia scoperta), la pasta ha corroso la plastica e di conseguenza il contenitore si è opacizzato e corroso. Quindi, se avete la possibilità di fare l'amore con un frullatore come me, ricordate sempre di ripulire il relativo contenitore di plastica, subito dopo l'utilizzo.
Vi lascio al video dell'esperimento che ha segnato la svolta!
A presto!!
Nessun commento:
Posta un commento
Tu cosa ne pensi?